Se hai aperto questo articolo sicuramente sei in cerca di consigli per sapere come superare la timidezza. A volte, infatti, può succedere che chi ha un carattere riservato decida di voler cambiare, per affrontare in modo rilassato gli avvenimenti che gli accadono intorno e anche per non sentire più i commenti, non sempre carini, delle altre persone. Quindi, se non vedi l’ora di conoscere come superare la timidezza, non ti resta che continuare nella lettura, non procrastinare 😉
La timidezza è timore d’esser giudicato male.
ROBERTO GERVASO
Le caratteristiche di una persona timida
La timidezza è un tratto del carattere che porta a preferire ristrette interazioni sociali. Chi ha questa tendenza spesso rimanere in disparte e si relaziona con poche persone, infatti trovasi al centro dell’attenzione può creare: arrossamento del viso, sudorazione, tremore e, nei casi più gravi, attacchi di panico.
La timidezza, però, non ha solo aspetti negativi, un carattere riservato permette anche di:
riflettere bene prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, ciò, molto spesso, evita di commettere degli errori;
essere ligi nel seguire le indicazioni per evitare di ritrovarsi al centro dell’attenzione, questo è un aspetto particolarmente apprezzato nell’ambito lavorativo;
avere una forte empatia, ciò permette di comprendere bene i sentimenti altrui e, allo stesso tempo, di essere degli ottimi ascoltatori. Tale caratteristica rende le persone timide davvero degli ottimi amici.
Questa piccola analisi ti dovrebbe indurre a capire che nella riservatezza non ci sono solo aspetti negativi ma anche molti tratti da valorizzare, proprio per questo è importante sapere come superare la timidezza, avere fiducia in te stesso/a e riuscire a mostrare agli altri le proprie doti.
“Credo che l’empatia sia la qualità più essenziale di una civiltà.”
ROGER EBERT
Una ottima lettura che può fare al caso tuo è “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella. Questo romanzo narra di Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre intorno, in Somalia, le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Giuseppe Catozzella per mesi è entrato dentro la vita reale di Samia, e l’ha reinventata in una voce dolcissima, scrivendo un romanzo memorabile. Qui sotto trovi un estratto Kindle :
Come superare la timidezza occasionale
A volte la timidezza può essere legata a:
l’interazione con determinate persone, possono intimorire, ad esempio, quelle molto sicure di sé;
alcune situazioni, spesso sono quelle che hanno lasciato un brutto ricordo.
In entrambi i casi si tratta di un sentimento che ci protegge e ci permette di affrontare nuove sfide con la giusta consapevolezza. Eliminare totalmente la timidezza dalla propria vita, quindi, non è la soluzione ideale, meglio imparare a riconoscerla e riuscire a dominarla.
Un atteggiamento passivo che induce a dire “io non riuscirò mai a fare questa cosa perché sono timido” è una semplice reazione di difesa e di chiusura verso una situazione che ci sembra difficile. Talvolta è necessario ricominciare da zero, riconoscere questi blocchi psicologici è il primo passo per sapere come superare la timidezza.
4 consigli per come superare la timidezza
Per sapere come superare la timidezza metti in pratica i miei 4 consigli e vedrai che ti sentirai subito meglio:
comprendi quali sono le situazioni che ti mettono maggiormente in imbarazzo. Fai caso a quando la timidezza ti blocca. Ad esempio può succedere che parlare al telefono con uno sconosciuto ti crei particolarmente ansia, mentre incontrare persone che non conosci dal vivo non ti faccia lo stesso effetto.
Dai un nome alla tua paura. Quando hai visualizzato cosa ti crea timore cerca di capire perché reagisci in questo modo; può essere il giudizio dell’altro, uno sbaglio che hai fatto in passato, la scarsa autostima, ecc.
Accettati, tutti hanno un lato della propria personalità che non amano, per stare meglio bisogna cercare di amarsi così come si è. Punta, piuttosto, su ciò che apprezzi di te, senza mettere l’accento sempre sugli aspetti negativi.
Scherzaci su, la prossima volta che vieni preso da timidezza cerca di non irrigidirti ma fai una battuta spiritosa o un commento divertente, in questo modo le persone che ti vedono dall’esterno non si fossilizzeranno su questo aspetto del tuo carattere perché anche tu lo sdrammatizzi.
Conclusione
Questo articolo ha sottolineato che l’essere timidi ti fornisce molti strumenti utili per comunicare ed aiutare il prossimo nel qui ed ora . Sono sicuro che utilizzando i 4 strumenti dell’articolo avrai più fiducia in te stesso/a, questo aumenterà la tua autostima. Permettendoti di raggiungere i tuoi obiettivi.
Questo sito vuole trasmetterti consapevolezza e fornirti strumenti utili che ti aiutino giorno dopo giorno per vederti più felice e di successo. Questo è solo uno dei tanti strumenti e risorse che troverai qui su So di Non Sapere.
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Le relazioni interpersonali determinano le interazioni sociali alla base dei nostri rapporti con gli altri. Alle volte ci lasciamo dominare dalla timidezza, ancora più spesso entriamo in conflitto con i nostri interlocutori per via di scarse capacità comunicative. Indipendentemente dalle montagne russe relazionali, i legami che istituiamo con familiari, amici e colleghi di lavoro sono alla base della nostra identità e della nostra visione del mondo. Per apprendere come e quando stringere relazioni favorevoli, è dunque importante sviluppare alcune abilità di base.
Quali?
Scopriamolo insieme.
Come migliorare le nostre relazioni interpersonali?
In primo luogo, impara ad ascoltare attivamente i tuoi interlocutori. Per riuscire nell’intento, non soffermarti sul significato superficiale delle parole. Queste ultime nascondono delle verità con la V maiuscola correlate alle emozioni, ai pensieri e alle paure di chi ti sta di fronte. Restare in silenzio ed evitare consigli affrettati (e superficiali), ti permetterà di creare un feeling emotivo più spiccato e duraturo. In aggiunta, l’ascolto attivo ti renderà un punto di riferimento carismatico, un leader a cui rivolgersi nei momenti di sconforto.
In secondo luogo, puoi migliorare le tue relazioni interpersonali servendoti del «superpotere dell’empatia». Sii aperto e costruttivo, evitando i commenti critici e distruttivi che rischiano di danneggiare l’autostima del tuo interlocutore. Ricorda di focalizzarti sul processo che induce l’altro a pensare o agire in un dato modo. Scoprirai così che i condizionamenti passati, le paure future e le incertezze presenti sono alla base di ogni piccola abitudine quotidiana.
Mettiti nei panni altrui e sospendi il giudizio… almeno per un po’!
Potenziare le tue relazioni interpersonali gestendo la rabbia
Alla base dei conflitti che danneggiano le relazioni interpersonali degli individui spicca, senza alcun dubbio, la rabbia repressa. L’unica regola da seguire nei momenti di insofferenza è la seguente: respirare, non dire nulla di avventato e non agire d’impulso. Anche se dentro di te senti montare un toro fumante, ripetiti che la tua ira non ti aiuterà a risolvere il disaccordo. Tutt’altro. Chi si serve dell’aggressività piuttosto che del buonsenso e della pazienza perde credibilità agli occhi altrui e finisce per intaccare le proprie relazioni interpersonali.
Le relazioni interpersonali sono una questione di dettagli
Lo so, il mio ultimo consiglio potrà suonarti un po’… strambo! Ma fidati di me quando ti dico che le relazioni interpersonali devono essere coltivate step by step – proprio come si fa con una piantina, con un amore incondizionato tra mamma e figlio o con un’amicizia di lunga data.
Nella pratica, prova a:
Dare opinioni e consigli sinceri.
Non tentare di manipolare il modo di pensare del tuo interlocutore.
Mostrare interesse nei riguardi dei sentimenti altrui.
Rispettare il dolore delle altre persone.
Trovare punti di connessione anche nel corso di una polemica.
Infine, tra i libri che mi hanno permesso di migliorare significativamente la qualità delle mie relazioni interpersonali non posso che citare Intelligenza sociale di Daniel Goleman: un manuale di facile consultazione per entrare in sintonia con gli altri e costruire relazioni felici.
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Mio caro lettore, essere introversi non ha nulla a che vedere con la timidezza, l’antipatia o la mancanza di abilità relazionali. Psicologia popolare a parte, l’introversione è una tendenza caratteriale che si traduce in un’intima connessione col tuo mondo interiore. Un mondo ricco di desideri e progetti in cantiere, sogni nel cassetto e obiettivi a lungo termine da raggiungere in compagnia delle persone che ami di più.
Essere introversi in un mondo sempre più connesso
Chi è introverso è molto spesso più empatico della media, nonché dotato di ottime capacità di ascolto attivo.
Nulla a che vedere con Brontolo di Biancaneve e i Sette nani!
Dopotutto, essere introversi può diventare un vantaggio non soltanto in campi lavorativi in cui la creatività e l’autocontrollo fanno da padroni, ma anche nelle piccole situazioni della quotidianità in cui è necessario reagire con self-control e consapevolezza di sé.
Su So di Non Sapere ti ho già svelato i benefici del detox digitaleper concentrarti su te stesso e sulle tue priorità affettive ed emozionali. Di conseguenza, se ti rivedi nell’identikit qui in basso, è importante accettare l’idea di essere introversi. Impegnati step by step per scovare strategie di self-help mediante cui diventare la migliore versione di te stesso, e non dimenticare di leggere Quiet – Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlaredi Susan Cain.
Consigli pratici per essere introversi (e felici)
Chi ha detto che essere introversi significhi trascorrere un’esistenza vuota, solitaria e inappagante? Tutto quello che devi fare è maturare un diverso approccio al mondo, così da avvicinarti gradualmente al tuo personalissimo concetto di felicità.
Tra i miei consigli preferiti:
Preferisci ambienti silenziosi al caos del centro città e dei negozi? Impara a scovare luoghi urbani adatti a te, ed esplora quartieri sconosciuti per trovare angoli di paradiso, parchi e giardini in cui essere te stesso.
Non puoi fare a meno di rimuginare a ogni ora del giorno e della notte? Se le domande esistenziali sono il tuo forte, su So di Non Sapere trovi una lista di libri che fanno riflettere per soddisfare la tua voglia di filosofia.
Dopo un’uscita con gli amici hai bisogno di ricaricare le pile nel silenzio della tua cameretta? Impara a dire di no quando sai di non essere predisposto alla relazione con gli altri. Rispettati e prenditi cura di te stesso.
Sei bravissimo nel lavoro individuale? Ti chiedo: hai mai pensato di coltivare i tuoi talenti e le tue passioni per diventare un freelancer, cioè un libero professionista del mondo digitale (e non solo)? Il mio consiglio è quello di concentrarti su un micro-progetto entusiasmante: potresti aprire un blog o una pagina social in cui condividere i tuoi pensieri.
Mio caro lettore, coltivare la tua unicità è il punto di partenza da cui trasformarti nell’individuo che hai sempre sognato di essere. La verità è che tutti noi siamo immersi nelle acque di un fiume, il fiume della vita: le correnti si muovono costantemente, sicché anche noi siamo diversi e in evoluzione.
Ha davvero senso etichettarti come estroverso o introverso?
Non è forse meglio chiederti: «Come mi sento realmente? Cosa mi fa stare bene?».
Dopotutto, essere introversi è soltanto uno dei miliardi di modi in cui possiamo definire noi stessi. Impegnati piuttosto a trovare la tua strada per brillare come una stella (e non dimenticare di iscriverti alla newsletter di So di Non Sapere se il mio articolo ti è stato utile!).
Per scoprire come essere sicuri di sé stessi è necessario valorizzare i propri punti di forza, tenere a bada il giudizio altrui e servirsi di strategie ad hoc per volersi bene. Chi ha detto che l’insicurezza è soltanto una questione di (bassa) autostima? Se sei un habitué di So di Non Sapere, saprai meglio di me che non esiste crescita personale senza il desiderio di mettersi in gioco, gestire le emozioni negative e superare i propri limiti. In questo articolo voglio suggerirti qualche esercizio efficace per capire come essere sicuri di sé stessi nel corso della routine quotidiana, anche quando la timidezza bussa alla porta: ecco cosa sapere.
“Impara a piacere a te stesso. Quello che pensi tu di te stesso è molto più importante di quello che gli altri pensano di te.”
Seneca
Come essere sicuri di sé stessi in un mondo in cui non è lecito sbagliare?
Domanda pertinente, non credi anche tu? La nostra società è ormai governata dal mito della produttività e del «tutto e subito». Tuttavia, gli esseri umani non sono macchine. I talenti e le fragilità che ci rendono speciali sono il punto di partenza da cui ascoltare le nostre emozioni primarie e comprendere quali sono le nostre vere esigenze: un lavoro remunerativo? Un po’ di meritato relax? Una vacanza zaino in spalla per visitare un Paese esotico? Un weekend da trascorrere in famiglia o con la dolce metà? Le idee sono potenzialmente infinite, ma una cosa è certa: non è accumulando stress, timore e paura di non essere all’altezza che riusciremo ad abbracciare il cambiamento e a liberarci delle cattive abitudini quotidiane.
Ecco i consigli di So di non Sapere
Tra le strategie più efficaci:
Affidati alle parole di un mental coach o di un life coach per diventare la persona che hai sempre sognato di essere.
Migliora l’equilibrio tra corpo e mente praticando sport o meditazione. Inoltre, per scoprire come essere sicuri di sé stessi è necessario lavorare anche sul proprio linguaggio non verbale.
Confrontati con gli altri per arricchirti di nuove idee e dire bye bye alla timidezza. Sì, mi riferisco anche ai colleghi in ufficio che eviti fin dal giorno zero! Non farti frenare dai pregiudizi e cerca di integrarti in ambienti che siano in grado di valorizzare il tuo potenziale inespresso.
Dedicati ad attività rigeneranti, come una passeggiata nel verde in compagnia del tuo animale domestico o una bella spremuta d’arancia da sorseggiare nel tuo bar preferito. Saranno un toccasana per la tua autostima!
Come prendersi cura di sé stessi praticando l’accettazione
Per capire come prendersi cura di sé stessi è necessario accettare le proprie imperfezioni, creando spazi interni in cui entrare in contatto con desideri, paure e aspettative. Il condizionamento sociale sa essere subdolo e invasivo; ci spinge a desiderare ciò che non desideriamo e a essere ciò che non vogliamo essere. Liberare la mente dagli input negativi è il modo migliore per metterci in gioco e sperimentare il cambiamento con un pizzico di ironia – e non lo dico io, ma il nostro amato Herman Hesse nel suo Il lupo della steppa.
Infine, iscriviti alla newsletter di So di Non Sapere per ricevere tanti altri consigli editoriali (e non solo) e imparare come prendersi cura di sé stessi.
Fammi indovinare: non sei un tipo particolarmente estroverso e spigliato, giusto? Se sei alla ricerca di consigli pratici per scoprire come non esseri timidi nella vita di tutti i giorni – dal lavoro all’università, passando per le relazioni con l’altro sesso – ho preparato per te una breve guida pratica da seguire step by step. L’introversione e la timidezza non sono il tuo punto debole, posso assicurartelo; lavorando su te stesso e iniziando ad accettarti così come sei, potrai scoprire che il tuo «tallone d’Achille» ti rende, in realtà, unico e insostituibile. Tuttavia, alcune volte è necessario capire come non essere timidi per portare a termine obiettivi importanti o per superare il timore di un grande cambiamento futuro: ecco qui come migliorare le tue skills interpersonali.
“La timidezza è timore d’esser giudicato male.”
ROBERTO GERVASO
01 – Come non essere timidi con gli amici
Se il tuo gruppo di amici è pieno di «party animals» sempre pronti a riscaldare una serata senza brio, non devi sentirti l’unico introverso/insicuro della comitiva. Ognuno ha il proprio carattere ed è libero di esprimere la propria opinione in tempi e modi diversi. Per capire come non essere timidi con i compagni di corso o di classe, inoltre, potresti cominciare con l’esprimere il tuo parere in modo pacato ma assertivo. A tal proposito, l’assertività è la capacità di farti rispettare senza bisogno di imporre le tue idee sulle persone che ti circondano. Se è vera l’amicizia quella che ti lega alla comitiva che frequenti, il rapporto non cambierà di certo.
In caso contrario, rimboccati le maniche e cerca persone che sappiano accettarti così come sei!
02 – Come non essere timidi in una coppia
Nota dolente! I partner sono legati da un sentimento intimo e «senza filtro». Di conseguenza, non lasciare che la tua insicurezza comprometta la comunicazione verbalee non verbale con la tua dolce metà. Levati dalla testa che sia una «debolezza da condannare» a tutti i costi. Piuttosto, ti suggerisco di trovare il momento migliore per spiegare alla controparte che sei in una fase di cambiamento emotivo e che intendi scoprire come non essere timido nella coppia in modo graduale, magari con il suo aiuto. Successivamente, non pensarci più e non usare la tua introversione come una scusa per restare nella zona di comfort. Fatti guidare dal sentimento e vivi la tua storia d’amore con spensieratezza!
03 – Come non essere timidi con i colleghi
È il primo giorno di lavoro nel nuovo ufficio e hai le guance rosse per l’imbarazzo? Capire come non essere timidi con i colleghi è un compito più semplice del previsto. La soluzione è… naturalezza! Non metterti in testa di impressionare i tuoi futuri vicini di scrivania con voti di laurea, prodezze professionali o chissà quale informazione tratta dal tuo CV. Ricorda che l’ufficio è un luogo umano, composto da esseri umani. Indaga sulle passioni del team, fai domande su locali/caffetterie in zona da provare, organizza una pizzata a casa, oppure offri un caffè al collega che ti sembra più simpatico. Non aver paura di relazionarti con spontaneità, senza bisogno di dimostrare quanto sei intelligente/competente/preparato ecc.
Curioso di saperne di più? Se vuoi scoprire come non essere timidi in altre situazioni quotidiane, metti le mani su Introversi e felici di Silvia Löhken. Un manuale in 10 sezioni per superare tutti gli ostacoli di un introverso DOC. Poi fammi sapere cosa ne pensi con un commento qui sotto e non dimenticare di iscriverti alla newsletter di So di Non Sapere per accedere a una valanga di contenuti simili!