
Ah, tutte le storie hanno inizi straordinari! C’è chi si incontra tra i banchi dell’università, chi s’incrocia sotto la pioggia come nei migliori film hollywoodiani e chi conquista la dolce metà con candele e petali di rose rosse.È proprio l’alchimia in amore a rendere «perfetta» la prima fase di una relazione. Le emozioni sono travolgenti, le paure quasi assenti, il desiderio (un po’ irrazionale) di trascorrere il resto della vita con il partner prevale sul buonsenso. Tuttavia, la magia dell’amore ha un’origine… chimica!
In quest’articolo su So di Non Sapere voglio spiegarti dalla A alla Z qual è il significato dell’alchimia in amore e in che modo, quasi impercettibilmente, il trasporto di un tempo è destinato a cambiare, a maturare all’interno della coppia: ecco cosa sapere per non farti trovare impreparato.
Una definizione di alchimia in amore

Secondo Sternberg – professore di pedagogia e di psicologia alla Yale University – l’amore incondizionato e completo che tutti noi sogniamo fin da bambini dovrebbe fondarsi su alcune caratteristiche di base. Nel dettaglio, 3 sarebbero le componenti su cui ricondurre la nostra attenzione:
- L’impegno di comprendere il partner mediante l’ascolto attivo.
- L’umiltà di riconoscere i nostri errori e vincere la paura d’amare o di essere amati.
- La passione, la scintilla che tiene accesa l’alchimia in amore.
L’importanza del linguaggio del corpo per l’alchimia in amore

Ne deriva che la complicità assoluta con la tua dolce metà esiste, sì, ma è rara! I primi segnali di due partner sulla stessa lunghezza d’onda riguardano la capacità di comprendersi con uno sguardo, facendo leva sul potere del linguaggio non verbale.
Altrettanto importante è l’energia seduttiva di Lui/Lei: tenere vivo il desiderio significa stuzzicare il partner in maniera delicata, ma inarrestabile.
Come?
La comunicazione non verbale ci consiglia di inumidire le labbra, toccare i capelli, scoprire il collo, assumere posizioni somatiche sicure e carismatiche e chi più ne ha, più ne metta. Insomma, l’alchimia in amore è un mix di qualità emotive/caratteriali e di desiderio fisico.
Il motivo è il seguente: nei primi istanti di una relazione, l’alchimia in amore è profondamente influenzata dalla chimica della mente e del corpo. La capacità di dosare l’attrazione e l’arte del flirt con le proprie qualità individuali (intelligenza, dolcezza, capacità di ascolto ed empatia) crea una combo 100% efficace che ti permetterà di migliorare le tue skills amatorie.
L’alchimia in amore: la spiegazione neuroscientifica dell’innamoramento

Ti sei mai chiesto quali siano le basi dell’alchimia in amore? Il cervello – com’è semplice immaginare – gioca un ruolo di prim’ordine nella creazione del desiderio.
Quando veniamo colpiti da un input esterno considerato piacevole, l’encefalo emette infatti la dopamina, il testosterone e l’adrenalina – neurotrasmettitori responsabili del senso di entusiasmo. Le molecole in questione si caratterizzano per due qualità: A) creano dipendenza e B) provocano piacere.
Capisci bene che, se ambo le parti coinvolte in una relazione, sono conquistate dal partner in maniera tanto profonda (e chimica), l’alchimia in amore è una naturale conseguenza di tale fenomeno.
Attenzione, però: la felicità euforica – derivante dal tempo trascorso insieme alla tua dolce metà – viene spesso controbilanciata dalla paura dell’abbandono che affligge moltissimi individui dotati di poca indipendenza affettiva. Anche il cortisolo, il celebre ormone dello stress, influisce sull’ansia dei primi approcci, così come la feniletilamina interviene sulle prestazioni psichiche e fisiche di uomini e donne. L’alchimia in amore è più complessa di quanto si sia portati a credere.
L’amore perfetto di Sternberg..

Mio caro lettore, ho iniziato la scrittura di quest’articolo citando le pubblicazioni del dottor Sternberg della Yale University americana. È tempo di tirare le somme per comprendere se e come coltivare un sentimento di passione reciproca nel lungo periodo. Il docente suddivide l’amore in 8 macrocategorie: l’amore senza amore (quella che nutriamo nei confronti di uno sconosciuto, ad esempio), l’intimità (di un’amicizia), la passione, l’amore vuoto (di una narcisista patologico), l’amore romantico sognato da tantissime donne, l’amore fatuo privo della sfera intima/sessuale e il sodalizio d’amore – che pecca di passione travolgente. Infine, l’ultimo e più importante è l’amore perfetto.
Ma cosa rende completo quest’ultimo sentimento?
L’amore perfetto si manifesta sottoforma di legame umano tra due individui indipendenti, risolti e autonomi. Sternberg li chiama «individui individuati», cioè consapevoli di sé stessi e del proprio mondo interiore. Costoro non hanno l’esigenza di ricevere costanti attenzioni dal partner, nutrono fiducia in lui/lei e nelle loro capacità e odiano essere comandati a bacchetta. Sono liberi e felici, tanto basta.
Piuttosto che ricercare il piacere immediato di cui sopra, le persone appartenenti a quest’ultima categoria coltivano dapprima il proprio benessere soggettivo, e solo successivamente lo condividono con un partner altrettanto stabile ed equilibrato. A proposito, occhio alle manipolazioni dei narcisisti – ne ho già parlato in un altro articolo di questa rubrica!
A mio avviso, è proprio questo il significato dell’alchimia in amore.
E tu, cosa ne pensi?
Conclusioni e consigli di lettura

Prima di lasciarmi, ricorda di iscriverti alla newsletter di So di Non Sapere per altri contenuti sul tema delle relazioni interpersonali. Ma soprattutto, metti nel tuo carrello virtuale Amazon un libro che amo alla follia: La psicologia dell’amore di Vera Slepoj, un saggio che ripercorre la storia di questo grande sentimenti da Platone a Casanova. Imperdibile!
Fammi sapere qual è il tuo punto di vista sull’alchimia in amore e lascia un commento qui sotto.
Non vedo l’ora di leggere le tue opinioni.

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