
Come aiutare chi ha paura di amare? Quali sono i segnali della philofobia? È troppo semplice liquidare la faccenda con un «non vuole impegnarsi perché ha paura di sentirsi legato/a» oppure «è single da tanto tempo perché teme i suoi sentimenti». La verità è, come spesso accade, più complessa: l’individuo riconosce dei tratti in comune con storie che ha vissuto in passato (e che lo hanno fatto soffrire) oppure teme la responsabilità di un sentimento non corrisposto. Se vuoi scoprire come aiutare chi ha paura di amare devi penetrare nel mondo interiore dell’altra persona, svelandone tutti i segreti: ecco come.
“Non ho paura della morte, ma ho paura dell’amore. “
ALDA MERINI
Come aiutare chi ha paura di amare? Lavora su te stesso

In primo luogo, analizza la situazione sentimentale del tuo partner. Donne e uomini che dicono di «aver paura di amare» sono spesso affetti da scarsa autostima e timori radicati in profondità. Eppure, l’idea che il potenziale compagno sia felice con noi ma incapace di condividere un sentimento tanto importante… ci comforta. È l’ennesima scusa per credere che tutto proceda per il meglio. Ma sarà davvero così? Il mio consiglio è il seguente: prima di chiederti come aiutare chi ha paura di amare, domandati se vuoi farlo davvero. Il percorso è lungo e (spesso) doloroso. Devi essere forte!
In secondo luogo, interrogati su cosa significa amare. L’amore, quello vero, è un’emozione estremamente benefica e positiva: ti fa sentire entusiasta, invincibile, bello e pieno di te. È il finto amore – quello di cui si dubita e che, sotto sotto, non ci rende soddisfatti di noi stessi e del partner – che innesca il comportamento di chiusura. Insomma, per scoprire come aiutare chi ha paura di amare è necessario domandarsi: «cos’è l’amore?».
3 strategie pratiche che aiutano

Hai superato il primo scoglio? Ti sei posto tutte le domande fondamentali sul tema dell’amore? Di seguito, ho raccolto una lista di 5 strategie pratiche da attuare col tuo partner philofobico per sapere come aiutare chi ha paura di amare:
- Meno programmi, più spontaneità. Se il futuro è un grande punto interrogativo per la persona che ami, ti suggerisco di rispettare le esigenze del partner. Potresti scoprire il brivido del vivere alla giornata!
- Evita l’incontro con le famiglie. Se lui/lei dice: «non è un po’ troppo presto?», non mettere il broncio e non generare senso di colpa nel tuo interlocutore. Un «ma sì dai, aspettiamo un altro po’» è il modo migliore per accrescere la complicità della coppia.
- Mostrati (anche) vulnerabile. Se vuoi scoprire come aiutare chi ha paura di amare, devi condividere col partner tutte le emozioni (positive e negative) connesse alla sua – pardon, vostra – philofobia. In amore, si è onesti con sé stessi e con l’altro!
Come aiutare chi ha paura di amare senza essere invadenti?

Ti ho già detto che aiutare gli altri è il modo migliore per aiutare anche te stesso, giusto? Se ti stai chiedendo «Ale, non rischio di essere invadente?», ti suggerisco di praticare l’ascolto attivo – ho già scritto un post a riguardo. Sospendere il giudizio è il modo migliore per entrare in empatia con il partner, superare la timidezza e vivere una vita piena di good vibes in compagnia della persona che ami. Perché sì, il sentimento che ha ispirato film, opere d’arte e libri – nonché la favola di Amore e Psiche – è un costante gioco di attese, sguardi, comprensioni e gesti di rispetto.
Non esiste philofobia che vanificherà il vero amore.
Curioso di saperne di più? Ti consiglio di tenere sul comodino “Amare è lasciare andare la paura” di Derald Jampolsky. Lo psichiatra analizza i comportamenti più frequenti tra gli individui affetti da philofobia, condensando esercizi e tecniche pratiche per risolvere le impasse relazionali.
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