
Apri il libro universitario, prendi in mano l’evidenziatore e un pensiero negativo ti assale all’improvviso: «non riesco a studiare». Alcuni sostengono che la motivazione sia una questione di autostima; e in effetti, tu affronti la sessione estiva con il morale sotto le scarpe! Il benché minimo fallimento rischia di mandare a rotoli il tuo percorso di studi, e ti chiedi costantemente «perché diamine non riesco a studiare se i miei compagni di corso sono già prossimi alla laurea?». In questo articolo voglio rispolverare qualche tecnica di crescita personale che potrà tornarti utile tanto tra i banchi di scuola, quanto dietro la scrivania del tuo futuro lavoro: ecco cosa sapere.
“Io devo studiare sodo e preparare me stesso perché prima o poi verrà il mio momento.”
ABRAHAM LINCOLN
Il «non riesco a studiare» è uno schema mentale sbagliato

Lo so, tendi a giustificare la tua scarsa motivazione con scuse su scuse: «non dipende da me se non riesco a studiare, ma ho avuto questo contrattempo e bla bla bla…». Bene, ti fermo subito: gli obiettivi universitari che ti sei prefissato sono – nel 99% dei casi – prioritari rispetto alle attività che costituiscono la tua routine quotidiana. È difficile accettare che la causa del tuo ritardo cronico nello studio sia solo e soltanto colpa tua, ma assumerti la responsabilità della mania di procrastinare ti aiuterà a uscire dall’impasse: ecco come.
- Per trovare la motivazione, interrompi il circolo vizioso di svogliatezza e concediti un limite temporale molto breve. Se il pensiero dominante è «non riesco a studiare per tre ore di fila» cerca di innescare l’azione positiva (sederti ala scrivania e aprire il libro) soltanto per 10-15 minuti. Dal momento che la nostra mente è alla costante ricerca di coerenza e rilascia dopamina quando portiamo a termine semplici compiti, è più probabile che resterai incollato al manuale quantomeno fino alla fine del capitolo! Come si dice, no? L’appetito vien mangiando, e la voglia di studiare vien studiando!
- Serviti dellavisualizzazione creativa (nel modo peggiore possibile!). Su So di Non Sapere ti ho sempre suggerito di pensare positivo. Tuttavia, se il più grande ostacolo della tua vita è il mantra «non riesco a studiare, ma la sessione invernale è alle porte», cerca di immaginare cosa accadrà qualora continuassi a procrastinare. Farai scena muta, non riuscirai a rispondere neppure a una domanda e finirai per collezionare una figuraccia dietro l’altra davanti a studenti e docenti. Ne vale davvero la pena? Insomma, un po’ di fatalismo misto a pessimismo può fare miracoli… ma senza esagerare, eh!
Come liberarti del mantra negativo non riesco a studiare

La parola d’ordine è motivazione intrinseca . Questo significa che no, non devi concentrarti sulle 2500 pagine del manuale di Anatomia che attendono di essere sottolineate, bensì sulla singola frase, sul singolo concetto. Inutile approcciare il macro-obiettivo con la consapevolezza di non essere abbastanza focus per superare tutti gli ostacoli della sessione. Quando il pensiero «non riesco a studiare» prende il sopravvento, disinnesca gli istanti di panico e domandati: «qual è il prossimo passo da compiere? Perché mi sarà utile in futuro?». Trovare un senso al tuo percorso di studi è il modo migliore per sviluppare la giusta motivazione anche nei momenti no.
Curioso di saperne di più? Allora ti suggerisco un altro libro da studiare per tenerti in allenamento… sarò il tuo Personal Trainer universitario! Si tratta di Lo studente strategico – Come risolvere rapidamente i problemi di studio di Alessandro Bartoletti.
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In bocca al lupo!

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