Soglia del dolore. È possibile aumentarla?
Pubblicato il Settembre 23, 2023
soglia del dolore

Per aumentare la soglia del dolore è necessario acquisire maggior tolleranza del dolore. Innanzitutto, cos’è la tolleranza al dolore?

Il dolore si presenta in molte forme, può provenire da un bruciore, da un cattivo meccanismo articolare o da un mal di testa martellante! La tua tolleranza al dolore si riferisce alla quantità massima di dolore che puoi gestire. Questo è chiaramente diverso dalla soglia del dolore.

La soglia del dolore è il punto minimo in cui qualcosa, come la pressione o il calore, provoca malessere al soggetto . Ad esempio, qualcuno con una soglia del dolore più bassa potrebbe iniziare a provare sofferenza quando viene applicata solo una pressione minima a una parte del proprio corpo. La tolleranza e la soglia del dolore variano da persona a persona. Entrambi dipendono da complesse interazioni tra i nervi ed il cervello.

Alcune persone hanno una maggiore tolleranza al dolore, ma è quindi possibile modificare la soglia del dolore? Perché alcune persone hanno una maggiore tolleranza al dolore?

Il dolore è un’esperienza importante. Può avvisarti di una potenziale malattia o lesione che deve essere affrontata. Quando senti dolore, i nervi vicini inviano segnali al tuo cervello attraverso il midollo spinale. Il tuo cervello interpreta questo segnale come un segno di sofferenza, che può innescare riflessi protettivi .

Ad esempio, quando tocchi inavvertitamente una padella incandescente, il tuo cervello riceve segnali che indicano imminente sofferenza e questo a sua volta fa allontanare rapidamente la tua mano senza nemmeno pensare!

Padella-Incandescenete

Vi sono molti fattori che possono influenzare il complesso sistema di comunicazione tra cervello e corpo. Questi includono:

  • Genetica: i tuoi geni possono influenzare il modo in cui percepisci il malessere. La tua genetica può anche influenzare il modo in cui rispondi ai farmaci antidolorifici.
  • Età. Le persone anziane possono avere una soglia del male più alta.
  • Sesso: per ragioni sconosciute, le femmine sopportano livelli di sofferenza più duraturi e più gravi rispetto ai maschi.
  • Malattia cronica: nel tempo, una malattia cronica, come emicrania o fibromialgia, può modificare la tolleranza al male.
  • Malattia mentale: Il malessere è più spesso riportato nelle persone con depressione o disturbo di panico.
  • Fatica: essere sotto stress può far sentire il malessere in modo più grave.
  • L’isolamento sociale: può aumentare l’esperienza di malessere.
  • Esperienza passata: le tue precedenti esperienze possono influenzare la tua soglia del dolore. Ad esempio, le persone regolarmente esposte a temperature estreme possono avere una tolleranza più elevata rispetto ad altre. Tuttavia, le persone che hanno avuto una brutta esperienza dal dentista possono avere reazioni eccessive nei confronti di procedure minori nelle visite future.
  • Le aspettative: la tua educazione e le strategie apprese in passato, possono influenzare il modo in cui pensi di dover sentire o reagire a un’esperienza dolorosa.

Metti alla prova la tua tolleranza

scala di misura del dolore

La tolleranza è spesso difficile da misurare con precisione. Gli esperti hanno escogitato diversi metodi per misurarla, anche se l’affidabilità dei metodi rimane controversa. Ecco alcuni metodi per testarla :

Dolorimetria

La dolorimetria utilizza diversi tipi di strumenti, a seconda del tipo di stimolo che utilizza. La maggior parte dei dolorimetri applica calore, pressione o stimolazione elettrica a parti del corpo mentre si segnala il livello di malessere.

Test del freddo

Test del Freddo

Il test del freddo è uno dei modi più popolari per misurare la tolleranza al dolore. Implica l’immersione della mano in un secchio di acqua ghiacciata. Verrà poi richiesto a chiunque esegue il test di comunicare quando inizia a provare del male. La soglia del dolore è determinata dalla quantità di tempo che intercorre tra l’inizio del test e il primo rapporto di malessere percepito. Una volta che il male diventa insopportabile, si può quindi rimuovere la mano. Il tempo che intercorre tra l’inizio del test e la rimozione della mano è considerato tolleranza al dolore.

Mentre questo metodo è più popolare di altri, alcuni esperti mettono in dubbio la sua affidabilità. Spesso è difficile mantenere una temperatura dell’acqua costante. Anche piccole differenze nella temperatura dell’acqua possono avere un effetto importante sull’intensità del malessere percepito e questo renderebbe poco attendibile il reale tempo di tolleranza del soggetto.

Scale dell’intensità del dolore

I medici usano anche questionari per capire il livello di sofferenza, questo serve per capire quanto funzionino determinati trattamenti del dolore. Possono anche essere usati come indicatori di cambiamento nel tempo della tolleranza al dolore di un singolo soggetto.

I questionari comuni utilizzati per determinare la tolleranza alle varie casistiche di dolori includono:

Incominciai anche a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.

(Hermann Hesse)

Modi per aumentare la soglia del dolore

Con un po ‘di lavoro, puoi provare a cambiare il modo in cui percepisci il male e persino aumentare la soglia del dolore. 😖

Eccone qui di seguito alcuni:

Yoga

Yoga

Lo yoga mescola posture fisiche con esercizi di respirazione, meditazione e allenamento mentale. Uno studio del 2014, Trust Source ha scoperto che le persone che praticano regolarmente yoga tollerano di più i loro malesseri e questo li aiuta quindi ad aumentare la soglia del dolore. I partecipanti che praticano yoga sembravano inoltre avere più materia grigia in alcune parti del cervello correlata all’elaborazione del loro malessere, alla regolazione del dolore e all’attenzione.

Esercizi di aerobica

esercizi di aerobica

L’attività fisica, in particolare l’esercizio aerobico, può anche aumentare la tolleranza del dolore e ridurre la percezione del proprio malessere. Uno studio, ad esempio, ha scoperto che un programma ciclistico da moderato ad intenso ha aumentato significativamente la tolleranza al dolore. Tuttavia, non ha avuto alcun effetto sulla soglia del dolore.

Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.

(Confucio)

Vocalizzazione

Il semplice dire “Aia!” quando si soffre può avere effetti molto reali su come si avverte il male!

Uno studio del 2015 ha fatto eseguire ai partecipanti un test del freddo. Ad alcuni è stato chiesto di dire “Aia!” mentre sommergevano la mano, mentre ad altri era stato ordinato di non fare nulla. Coloro che vocalizzavano il loro dolore sembravano avere una maggiore tolleranza al malessere percepito.

Uno studio precedente ha trovato risultati simili quando le persone imprecavano mentre eseguivano un test del freddo questi soggetti avevano una maggiore tolleranza al male rispetto a quelli che dicevano una parola neutrale.

Immagini mentali

immagini mentali

Le immagini mentali si riferiscono alla creazione di immagini vivide nella tua mente.

Per alcune persone, questo può essere molto utile per gestire il male percepito e ci sono diversi modi per farlo. Ad esempio, la prossima volta che provi dolore, prova a immaginare la tua sofferenza come una palla rossa e pulsante. Quindi, restringi lentamente la palla nella tua mente e cambiala in una fresca tonalità di blu. Oppure, puoi anche immaginare di essere in un bel bagno caldo, immaginando il tuo corpo rilassato. Per far si che questo aumenti l’effetto benefico, qualunque immagine tu utilizzi, cerca di essere il più dettagliato possibile per il massimo beneficio.

Biofeedback

Il biofeedback è un tipo di terapia che aiuta ad aumentare la consapevolezza di come il corpo risponde a fattori di stress e altri stimoli. Durante una sessione di biofeedback, un terapista ti insegnerà come utilizzare tecniche di rilassamento, esercizi di respirazione ed esercizi mentali per ignorare la risposta del tuo corpo allo stress o al dolore. Il biofeedback è usato per aiutare a trattare una varietà di condizioni psicologiche e fisiche, inclusi ad esempio lombalgia cronica e spasmi muscolari. Per maggiori informazioni puoi consultare il nostro approfondimento qui : https://sodinonsapere.com/cura-del-corpo/biofeedback-come-funziona/

Dormire

 Il riposo è fondamentale e riposare a sufficienza durante la notte può ridurre anche notevolmente la tua tolleranza al dolore. Dormire bene significa avere buone percentuali di sonno profondo e sonno REM. Quindi prima di tutto è necessario badare alla qualità del sonno che comunque scatta con una certa quantità, che solitamente è identificata nel dormire dalle sette alle nove ore tutte le notti. Dormire troppo poco più di una volta a settimana può ridurre la tua tolleranza al dolore in quanto porta il nostro corpo in “debito di sonno” che è molto dannoso, sopratutto in termini di qualità di recupero per nervi, muscoli, etc.

Conclusione

L’esperienza del dolore è complessa, personale e molto oggettiva. Evidentemente non puoi cambiare la fonte del tuo malessere, ma come abbiamo visto ci sono modi in cui puoi alterare la tua percezione del dolore. Assicurati di consultare un medico se la tua sofferenza sta peggiorando o interferisce con la tua vita quotidiana, rimandare il problema può portare a dolori cronici davvero pessimi.. (sciatica, nevralgia del pudendo, etc.) Spero che quanto sopra ti abbia comunque fornito strumenti utili per aumentare la tua soglia del dolore.

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Ale firma

Ale

Curioso, scrittore, viaggiatore ed avido lettore di cose interessanti. Negli ultimi dieci anni ha sperimentato come imparare e pensare meglio. Non promette di avere tutte le risposte, solo un punto di partenza.

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