Non meno di quello atmosferico, l’inquinamento acustico è responsabile di un progressivo peggioramento della qualità della vita urbana e metropolitana. Quante volte capita di passeggiare per le vie del centro ed essere travolti dallo strombazzare di qualche automobilista infuriato o dal «vrooom» di una moto a tutta velocità?
Una ricerca recente ha evidenziato quanto le neo-generazioni nate e cresciute nell’Unione Europea siano costantemente immerse in ambienti sociali corredati da emissioni sonore pari almeno a 55 decibel – un’intensità che, a seguito di un’esposizione costante, provoca una lunga gamma di effetti negativi sulla mente e sul corpo.
Curioso di saperne di più? In questo articolo sul tema dell’Ambiente e del Benessere voglio ricondurre la tua attenzione sui contro dell’inquinamento acustico, fornendoti suggerimenti pratici per… tenere l’udito al sicuro!
Che cos’è l’inquinamento acustico?
Con l’espressione inquinamento acustico facciamo riferimento all’emissione continuativa di rumori o di suoni ad alto volume. Da un punto di vista legislativo, l’Italia ritiene che le emissioni sonore dannose per l’udito superino gli 80 decibel. Per forniti un metro di paragone, considera che gli elettrodomestici casalinghi emettono indicativamente 40 decibel, una chiacchierata tra due interlocutori oscilla sui 60 e il traffico cittadino nell’ora di punta sugli 80.
Tuttavia, se sei un appassionato viaggiatore o un pendolare incallito, avrai senza dubbio fatto esperienza del (fastidiosissimo) rumore di un treno in corsa. In quest’ultimo caso l’emissione sonora raggiunge picchi di 110 – 120 decibel. Salendo sulla scala della rumorosità, tieni a mente che uno sparo di arma da fuoco oscilla sui 140, mentre l’’eruzione di un vulcano sui 300 decibel. In uno scenario di questo tipo, l’inquinamento acustico è un fenomeno complesso – cioè relativo all’ambiente provinciale, cittadino o metropolitano in cui vivi.
Quali sono i rischi per la salute dell’inquinamento acustico?
Gli studiosi sono concordi nell’affermare che l’inquinamento acustico provochi una vasta gamma di fenomeni somatici ed emotivi che vengono (troppo spesso) sottovalutati. Se anche tu non hai la fortuna – proprio come me, ahimè – di svegliarti al mattino cullato dalle onde del mare e dal cinguettare degli uccelli, avrai sicuramente fatto esperienza dell’irritabilità improvvisa che ti coglie quando il vicino di casa trapana una parete o la campana della chiesa ti dà un «buongiorno» coi fiocchi… non proprio gradito!
E in effetti, la scienza ha appurato che al mattino siamo sicuramente più sensibili all’inquinamento acustico.
Tra i tanti segnali di un’esposizione prolungata al rumore:
- Ronzi e disturbi dell’apparato uditivo.
- Danni (semi)permanenti al timpano.
- Mal di testa, emicrania e vertigini costanti. In alcuni casi, potrebbe anche manifestarsi un senso di nausea via via più invasivo.
- Disturbi cardiaci e gastrici, ma anche legati al sonno e agli improvvisi risvegli notturni. A tal proposito, hai già testato i benefici della meditazione per dormire?
- Stress e difficoltà a raggiungere il picco di concentrazione. E in effetti, l’inquinamento acustico danneggia anche la produttività e la motivazione personale, innescando un pericoloso circolo vizioso di cattive abitudini.
In aggiunta, ti ricordo che il settore di ricerca orientato alla ricerca sulle conseguenze dell’inquinamento acustico è in continua evoluzione, proprio perché l’argomento in questione è stato a torto sottovalutato nei decenni passati.
Quali sono i rimedi più efficaci all’inquinamento acustico?
È possibile evitare le continue stimolazioni sonore che ci portano sulla strada dello stress, dell’irritabilità e della resistenza al cambiamento? La risposta è affermativa, sebbene i rimedi attualmente a disposizione contro l’inquinamento acustico siano in continuo perfezionamento.
Sul versante urbano, l’alternativa più gettonata riguarda la costruzione di barriere ai lati delle strade più trafficate al fine di limitare il livello di decibel che giungono alle orecchie di passanti e abitanti. Anche la limitazione del traffico è un’ottima strategia che – oltre a ridurre l’inquinamento atmosferico e l’emissione di CO2 – tiene al sicuro anche i nostri timpani!
Inoltre, per tenere a freno l’inquinamento domestico potresti acquistare degli appositi silenziatori per rumori casalinghi al fine di creare una postazione di studio o lavoro da remoto 100% isolata dal caos della tua abitazione… soprattutto se hai bambini piccoli! Il rivestimento delle pareti con i pannelli fonoassorbenti viene spesso accompagnato dall’installazione di soffitti e pavimenti altrettanto isolanti. Sei pronto a tenere fuori dalla finestra gli spiacevolissimi suoni del traffico urbano?
Se sei alla ricerca di una soluzione definitiva al problema dell’inquinamento acustico, valuta l’acquisto di pannelli fonoassorbenti su Amazon. L’e-commerce numero 1 al mondo offre una vasta gamma di alternative in diversi colori, semplici da montare e corredate da sticker ad alta resistenza inclusi nella confezione.
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