
“Chi sono io?” è una di quelle domande a cui cerchiamo costantemente di dare una risposta, ma è anche un quesito che non dovremmo mai smettere di farci per continuare il nostro percorso di crescita personale. Come diceva Platone nell’Apologia di Socrate: “una vita senza esame non è degna di essere vissuta”.
“Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all’interno di noi stessi.”
Anaïs Nin
Chi sono io.. Da cosa partire!

Riflettendoci, una risposta che possiamo dare alla domanda “chi sono io?” potrebbe essere “noi siamo ciò che decidiamo di essere”. Io, per esempio, posso essere una persona introspettiva o addirittura introversa e timida/o, eppure, posso decidere a un certo punto della mia vita, di voler imparare a socializzare e stare bene nelle relazioni. Questa mia spinta interna di conseguenza può cambiare le cose e trasformarle.
Ma torniamo alla domanda “chi sono io?”. Viviamo in una società dove la maggior parte delle persone non progredisce, anzi, con il passare degli anni cade in uno sconforto sempre più grande perché nel corso della propria vita non si è mai posta questa domanda. La maggior parte delle persone ha infatti paura di mettere in discussione ciò che pensa di sapere e quelle che sono le loro convinzioni. Per tutta la vita infatti corriamo dietro a desideri e soddisfazioni personali, convinti di sapere chi siamo e cosa vogliamo. Sono ricco, sono povero, brutto, bello, sono un dottore, un impiegato, e via così, all’infinito, la gente è capace di definirsi in tantissimi modi. In realtà ci stringiamo attorno a tutto ciò per far finta di sapere chi siamo. Questo succede perché i pensieri e le convinzioni che abbiamo su noi stessi sono condizionamenti che si sono dapprima insinuate in noi quando eravamo piccoli e poi, in seguito, sedimentate.
“Chi conosce gli altri è sapiente; chi conosce sé stesso è illuminato.”
Lao Tzu
“Chi sono io” secondo Socrate

Secondo Socrate, il vero sapiente in realtà è colui che sa di non sapere, ossia che non pensa di avere la verità in mano o di sapere tutto, ma continua sempre a ricercare. Questo è l’obiettivo della nostra vita secondo il filosofo: ricercare e la ricerca porterà sempre a dei traguardi nuovi, che però, non coincidono mai con la meta finale.
Una tecnica di conoscenza che ci permetta di rispondere alla domanda “chi sono io” può essere quella che si basa sul principio di esclusione. In questo caso non si partirà quindi dalla domanda “chi sono io” ma piuttosto da “cosa non sono io”. Imparando a portare l’attenzione a noi stessi possiamo sviluppare e modificare quello che abbiamo accumulato nel corso della vita. Questo processo si basa quindi sull’imparare a fare attenzione a quello che accade dentro di noi e, ogni volta che notiamo qualcosa in cui non sentiamo di identificarci, di fare un passo indietro.
Quindi chi sono io ?

Chiedersi “chi sono io?” è un’occasione per ricominciare da sé stessi e cambiare strada, per avere sempre chiari gli obiettivi e i desideri, e per essere le persone che vogliamo essere. Chiedersi “chi sono io?” ci consente di guardare al nostro passato senza rimpianti, sapendo che è stato funzionale al nostro presente e di rivolgere il nostro sguardo verso il futuro, scegliendo chi vogliamo essere.

Un testo molto carino per approfondir ulteriormente questo quesito è sicuramente “Chi sono io? Gli insegnamenti di Sri Ramana Maharshi” di T. M. Mahadevan. Questa è una raccolta di domande e risposte, riguardanti l’indagine sul Sé, poste nel 1902 a Bhagavan Sri Ramana Maharshi da Sri M. Shivaprakasam Pillai. Breve ma con messaggi molto diretti, questo piccolo testo potrà fare al caso tuo!
Infine, non lasciarti sfuggire i nostri articoli di approfondimento. Spunti quotidiani per arricchire la tua vita di conoscenza, crescita personale e felicità. Su So di Non Sapere crediamo nel potere delle emozioni, anche di quelle che non sappiamo esprimere a parole.
Buona lettura!

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