
«Sto male» ripeti a te stesso nei momenti di difficoltà. Non riesci a gestire le tue emozioni e credi di essere sul punto di scoppiare. Ti senti vittima di un burnout lavorativo o di pressioni sociali che non riesci a gestire? Qualunque sia l’ostacolo che rende la tua vita insoddisfacente e stressante, ho una buona notizia per te. Quando il mantra «sto male» sembra non lasciarti scampo, hai tutte le carte in regola per dare un taglio netto al cordone ombelicale del tuo passato: ecco come riuscirci.
“Il dolore rovescia la vita, ma può determinare il preludio di una rinascita.”
EMANUELA BREDA
Sto male! Okay, ma non abbassare il volume della tua vocina interiore

In una società sempre più frenetica, stressante e governata dal mito della produttività a tutti i costi, sembra impossibile dare ascolto alle nostre fragilità relazionali o lavorative. Ci sembra di non avere il diritto per essere noi stessi a 360 gradi – nella buona e nella cattiva sorte – e finiamo per nascondere sotto al tappeto la polvere delle nostre emozioni. Ma ha davvero senso adottare un atteggiamento di censura? Non è forse il caso di accettare che sì, «sto male e ho tutto il diritto di comunicarlo alle persone che mi circondano»? Silenziare la tua vocina interiore non ti aiuterà a prenderti cura di te stesso, anzi. Finirai per dimenticare di avere anche tu un Grillo Parlante personale che può guidarti sulla retta via.
Non trasformare il tuo «sto male» nel risultato delle tue azioni, ma nel punto di partenza per cambiare in meglio.
Come cambiare uno «sto male» in uno «starò meglio»

Quando ci ripetiamo ossessivamente «sto male e non posso fare nulla per modificare la mia vita», adottiamo un mindset fisso, statico. Tuttavia, la società che ci circonda è flessibile e dinamica: le trasformazioni tecnologiche (e non solo) sono fluide e in costante mutamento. Basti pensare alla nascita di migliaia di opportunità lavorative in smart-working con cui dare un taglio al passato e spostare l’ufficio in una città/Paese che hai sempre sognato di visitare. Prima di gettare la spugna, prova a immaginare un futuro che sia coerente alla persona che vuoi diventare. Dove vorresti vivere? Quale gruppo di amici frequentare? Quale partner amare, senza timore di essere giudicato/a? Dopo aver settato gli obiettivi da raggiungere, usa le tecniche di visualizzazione creativa per proiettarti in una realtà migliore, fatta su misura per te.
Il consiglio definitivo per smettere di ripetere «sto male»

Chi continua a ripetersi «sto male» non ha mai offerto a sé stesso una chance di cambiamento. Niente ti impedisce di costruire da zero una seconda, una terza e magari anche una quarta vita. Potresti scoprire che i demoni interiori che ti paralizzano e ti trascinano lungo la via dell’insoddisfazione e della mediocrità sono meno spaventosi di quanto tu possa credere. Prima di lasciarti al mio consiglio di lettura, ho un ultimo suggerimento per te: non sottovalutare il potere delle domande. Ti aiuteranno a dare un senso alla tua vita e a trovare un tuo posto nel mondo.
PS – Se vuoi conoscere di più sull’argomento felicità e affini, aggiungi alla tua wish-list di Amazon: La sottile arte di incasinarsi la vita di Bernardo Paoli; il testo è illuminante e fuori dagli schemi, nonché scritto con penna leggera e mai banale. Poi fammi sapere cosa ne pensi con un commento qui sotto.
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