
Ti è mai capitato? Dopo una giornata dai ritmi frenetici e (molto) stressanti, ti metti a letto nella speranza di staccare la spina, ma … «Tic!». All’improvviso, si accende la lampadina dei brutti pensieri . Lo Yoga Nidra è la pratica di meditazione desunta dall’Oriente che – mediante una combinazione sapientemente bilanciata di meditazione Mindfulness e Yoga tradizionale – ti aiuta a raggiungere l’apice del relax in soli 30 minuti. Più riposante di un lungo pisolino, può essere svolta sia durante le pause della giornata sia dopo cena, quando sei sul punto di coricarti.
Ecco tutto ciò che devi sapere sullo Yoga Nidra per dire bye bye al problema comune dell’insonnia.
Lo Yoga Nidra: una breve definizione della pratica indiana

Lo Yoga Nidra ha raggiunto i Paesi dell’Occidente in virtù della sapiente opera di divulgazione dell’insegnante e guru di origini indiane Swamy Satyananda Saraswati. Satyananda ebbe la brillante intuizione di concepire il sonno come uno stato dinamico, cangiante e in costante mutamento.
Per questo motivo, la pratica da lui promossa intende ricreare un’esperienza semi-cosciente in cui il corpo crede di dormire, mentre la mente è attiva e vigile (stato ipnagogico). In altri termini, la fase semi-vegliante che ci culla nel mondo dei sogni può essere raggiunta in maniera consapevole e volontaria tutte le volte in cui sentiamo il bisogno di staccare la spina, di gestire le emozioni negative e di allenare la nostra intelligenza fluida a risolvere i problemi della quotidianità.
Lo Yoga Nidra di Satyananda si articola in sessioni dalla durata complessiva di circa 20 minuti-1 ora. Io ti suggerisco di procedere step by step e di seguire tutti i consigli contenuti nel prossimo paragrafo prima di metterti all’opera.
La pratica dello Yoga Nidra secondo il libro di Satyananda

Mio caro lettore, vorrei tanto condividere con te la mia esperienza personale e tutte le curiosità a tema Yoga Nidra scoperte negli anni, ma preferisco fornirti dei suggerimenti pratici per metterti subito in gioco. Innanzitutto, non lasciarti sfuggire “Yoga Nidra” di Swamy Satyananda Saraswati e l’interessantissimo “Quattro capitoli sulla libertà” dello stesso autore. La penna del maestro indiano culla il lettore con dolcezza, richiamando la sua attenzione sulle domande esistenziali a noi tanto care.
Quanto ti sentirai pronto, sdraiati in una posizione comoda e copriti con un lenzuolo per isolarti il più possibile dagli stimoli del mondo esterno. Il cuscino verrà sistemato sotto la cavità poplitea (la zona posteriore delle ginocchia).
Fatto?
Focalizzati sul tuo stato mentale e raggiungi piena consapevolezza di te, aiutandoti con la respirazione consapevole della meditazione tradizionale. Successivamente, concentrati sul tuo Sankalpa. Il termine in questione allude all’intenzione profonda che alberga nel tuo cuore: vuoi rilassarti? Raggiungere un grado di felicità o consapevolezza superiore? Aumentare la fiducia in te stesso e tenere a bada la rabbia e/o la frustrazione? Nessuna sessione di Yoga Nidra può dirsi realmente efficace in mancanza di un obiettivo.
La fase di scanning nello Yoga Nidra

Infine, sposta l’attenzione sul corpo e immagina di analizzarlo come sotto uno scanner – partendo dalle dita dei piedi e risalendo fino alla testa. Lascia che ogni sensazione sia libera di raggiungere il massimo grado di consapevolezza, amplificandosi nel tuo cuore; quindi, continua a immergerti nell’abisso del riposo che si è aperto dentro di te.
Al termine della pratica, rifletti sull’esperienza multisensoriale che hai portato a termine, ripeti il tuo Sankalpa un paio di volte e addormentati a cuor leggero.
Hey, prima di testare gli straordinari benefici dello Yoga Nidra, ricordati di iscriverti alla newsletter di So di Non Sapere.
A presto,

0 commenti