
Mio caro lettore, i condizionamenti sociali sono tanto frequenti quanto subdoli. Nel momento stesso in cui tentiamo di definire il nostro orizzonte decisionale, ci perdiamo nei meandri della sociologia o facciamo a pugni con le nostre esigenze. In questo articolo voglio dunque parlarti di indipendenza emotiva e di come quest’ultima può essere il jolly di cui hai bisogno per superare una delusione d’amore o intraprendere un nuovo percorso lavorativo.
Se provassi a contare il numero di decisioni che prendi ogni giorno – sì, anche portare l’ombrello o abbinare ai jeans una t-shirt bianca – falliresti nell’intento. Il tempo che abbiamo a disposizione è scandito da bivi: procederai a destra o a sinistra? D’altro canto, se ti domandassi quante di queste scelte sono realmente libere, rischierei di mandarti in tilt.
Post Scriptum: migliorerai indirettamente anche la tua bassa autostima !
“Non riflettiamo mai su quanto sia piacevole non chiedere nulla.”
Lucio Anneo Seneca
L’indipendenza emotiva non si apprende sui libri

In una società ossessionata dal carisma, dalla leadership e dal miglioramento personale viene da chiedersi quanto i bisogni che maturiamo siano «farina del nostro sacco» e quanto, piuttosto, di complesse strategie di marketing o di produttività. Perché se è vero che il settore del miglioramento personale consente di trarre spunti interessanti per le nostre vite, sviluppando senso critico e fiducia in noi stessi, non dobbiamo dimenticare di interfacciarci pur sempre a un’industria che, in quanto tale, mira a vendere e a guadagnare. Insomma, ogni guru, ogni manuale, ogni citazione di crescita personale rischia di influenzarci!
Sembra proprio che l’indipendenza emotiva sia una chimera!
Che cos’è l’indipendenza emotiva e come si conquista?

L’indipendenza emotiva, è l’abilità di non dipendere dalle altre persone, dagli eventi e più in generale dal mondo esterno. Per riuscire nell’intento, è necessario sviluppare un’abilità molto particolare: la consapevolezza. Quest’ultima ci rende coscienti delle cattive abitudini, degli aspetti più spigolosi del nostro carattere, delle difficoltà lavorative, dei nostri scoppi di rabbia o della tendenza essere sempre, tremendamente insoddisfatti. La consapevolezza è la chiave da cui accedere all’indipendenza emotiva (autentica). Quando ci affidiamo a quel supervisore vigile che chiamiamo «Io interiore», cominciamo finalmente a porci le giuste domande.
L’indipendenza emotiva nelle relazioni – Come tornare a essere felice?

Mio caro lettore, sul versante pratico della questione l’indipendenza emotiva ci rende liberi. Liberi di essere felici, ma anche liberi di essere artefici della nostra sofferenza interiore. È un arma a doppio taglio, non credi? D’altro canto, le regole comportamentali che hai adottato negli ultimi anni della tua vita possono essere modificate e sostituite: il potere delle abitudini può trasformarti nella persona che hai sempre voluto essere. È sufficiente testare il meccanismo dei 30 giorni e reiteralo ogni qual volta ne sentirai il bisogno!
Se credi di non riuscire a raggiungere il giusto grado di indipendenza emotiva nei confronti del partner, prova a eliminare qualche tuo comportamento ossessivo e negativizzante, praticando l’ascolto attivo. Ti ho già detto che l’indifferenza in amore paga , no?

Se senti che la paura ti tiene con le mani legate, disinnesca il tuo timore di fallire e crea una dimensione in cui è lecito sbagliare. Un esempio? Vuoi trasferirti stabilmente in un Paese straniero ma continui a ripeterti: «non so se fa per me». Prenota una vacanza last-minute durante le prossime ferie e supera le prime resistenze. Trasformerai un’emozione negativa nella sua controparte positiva.
Gli esempi sono potenzialmente infiniti! Una cosa è certa: non puoi coltivare la tua indipendenza emotiva limitandoti alla sola teoria. Devi agire in modo tangibile, accettare il cambiamento e definire obiettivi raggiungibili nel breve-medio periodo. Per saperne di più, ti suggerisco di ordinare su Amazon il libro che ha ispirato le mie riflessioni giornaliere: I segreti dell’indipendenza emotiva di Debora Conti. Poi fammi sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto (non prima di esserti iscritto alla newsletter, eh)!
A presto,

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