Come si conosce il proprio karma? Al giorno d’oggi, la parola in questione si è trasformata in un’espressione di uso comune. Nell’immaginario collettivo, assume il significato di una misteriosa legge di causa-effetto: tutte le azioni compiute nel corso della routine quotidiana hanno un impatto più o meno positivo sulla nostra vita, scatenando una serie di eventi concatenati tra loro. In accordo agli antichi scritti d’Oriente, la parola karma deriverebbe da karman – letteralmente «attività, obbligo o azione».
In particolar modo, gli induisti e i buddisti ritenevano che l’individuo disponesse di un apposito «bagaglio karmico» – ovvero di una sorta di valigia energetica dentro la quale sono contenute le conseguenze delle nostre azioni, di tutte le vite vissute. Interessante, no?
L’argomento ha stuzzicato la mia curiosità a tal punto da avermi indotto alla lettura del libro da cui sono tratte le idee contenute nei prossimi paragrafi. Mi riferisco a Karma e reincarnazione – Trascendere il passato per trasformare il futuro, scritto da Elizabeth Clare e tradotto da Patricia Spadaro.
Come si conosce il proprio karma senza attraversare un percorso di illuminazione?
La teoria della Clare è estremamente interessante: il karma non è un modo esotico e un po’ originale di definire il principio di causa-effetto che governa (anche) le leggi della fisica. Tutt’altro. Karma è innanzitutto una forza che spinge l’essere umano sulla strada della formazione e del risveglio. E se credi che tali concetti siano prerogativa di qualche guru barbuto dell’Asia e del Medio Oriente ti sbagli di grosso! Non sono mancati pensatori occidentali – come Carl Gustav Jung e Edgar Cayce, ad esempio – che hanno riconosciuto nel karma un principio vitale di fondamentale rilevanza.
Di conseguenza, se ti stai chiedendo come si conosce il proprio karma devi partire dalla comprensione di una verità con la V maiuscola: gli eventi della vita sono sempre influenzati dalla legge di causa-effetto, cioè dalla memoria delle azioni compiute in passato. Ogni nostra decisione diventa la causa scatenante di altri eventi, tant’è che il funzionamento del karma orientale non è poi così dissimile da una ruota che continua a girare all’infinito perché capace di auto-alimentarsi.
Strumenti pratici e teorici per scoprire come si conosce il proprio karma
Possiamo quindi valutare il quantitativo di energia disponibile nel «bagaglio karmico» che portiamo con noi? Il nostro karma è positivo o negativo? Per scoprirlo dobbiamo risalire all’intento che sottende il nostro modo di agire – ovvero al grado di consapevolezza dietro ogni comportamento. In altri termini, la scrittrice di Karma e reincarnazione consiglia di:
- Osservare con attenzione la nostra condizione attuale. Quali sono le emozioni primarie che ci definiscono in quanto esseri umani? Siamo animati da rabbia repressa? Abbiamo paura di amare e di essere amati?
- Indagare interiormente le cause alla base dei nostri disagi. Certo, la Mindfulness e lo Yoga possono essere delle fedele alleate, ma anche un mental coach o uno psicologo/psicoanalista accreditato potrà favorire la scoperta della nostra energia karmica.
- Modificare attivamente gli aspetti della nostra vita che alimentano un circolo vizioso di karma negativo. Le cattive abitudini – soprattutto quelle che sfuggono al nostro controllo da anni e anni – indeboliscono tanto la nostra forza di volontà, quanto il nostro bisogno di abbracciare il cambiamento.
Ecco, dunque, come si conosce il proprio karma step by step. Ti ricordo che i consigli summenzionati non hanno una valenza religiosa; secondo Elizabeth Clare (e non solo), l’elemento comportamentale in questione è sorretto da una legge fisica, una legge della Natura.
Come si conosce il proprio karma positivo con le buone abitudini
Un aspetto che mi ha piacevolmente colpito della dottrina karmica concerne il tema dell’originalità e dell’unicità. Ogni anima umana è, infatti, diversa da quella dei genitori, del partner, dei colleghi, degli amici o della dolce metà. Di conseguenza, per capire come si conosce il proprio karma dobbiamo concatenare una lunga serie di abitudini positive.
Ecco quali…
- Sviluppa un mindset positivo per affrontare i piccoli-grandi ostacoli della vita.
- Pratica meditazione regolarmente, magari prima di andare a dormire.
- Esegui ogni azione della quotidianità col maggior grado di concentrazione e presenza mentale di cui sei capace. Vivi il qui e ora!
- Osserva le tue azioni come fossi un individuo esterno al tuo corpo e alla tua mente. Sono positive o negative? In che modo puoi migliorare la tua vita e quella dei tuoi interlocutori?
Mi auguro che questo contributo su come si conosce il proprio karma sia stato di tuo interesse. Il tema è molto ricco, motivo per cui ti suggerisco di iscriverti alla newsletter di So di Non Sapere per non perderti altri contenuti sul topicdi Salute e Benessere.
Buona meditazione,
Buongiorno vorrei informazioni per saperne di più sil karma grazie
Buongiorno vorrei sapere di piu sul karma