Hai mai pensato che il benessere derivi dal respiro? Mediante la scoperta del Chakra del cuore puoi trasformare un’attività apparentemente banale in una pratica meditativa capace di coltivare l’armonia interiore e di allontanare le ansie e lo stress accumulato nel corso della routine quotidiana. Quella che segue è la mia guida definitiva sul tema della salute psicofisica, così come viene concepita dalle discipline millenarie d’Oriente.
Dopotutto, respirare è fondamentale per stare bene il più a lungo possibile. Per quanto possa sembrare un’affermazione superficiale, è tutt’altro che banale. Complice la frenesia dei nostri stili di vita, si è assistito negli ultimi anni a un incremento delle malattie dell’apparato cardio-vascolare e del sistema nervoso che, per ovvi motivi, hanno un legame diretto col ciclo della respirazione.
Se vuoi approfondire i segreti del Chakra del cuore, ti consiglio intanto di ordinare su Amazon Risveglia i chakra di Jayadev Jaershky (edito da Ananda Edizioni): un testo che rende facilmente comprensibili gli insegnamenti dei guru d’Oriente, condividendo aneddoti ed esercizi pratici con il lettore.
Buona lettura e buona pratica!
Il Chakra del cuore e il ruolo dell’Energia Vitale: le basi della meditazione orientale
Mio caro lettore, il respiro è inscindibilmente connesso al nostro mondo interiore. La filosofia orientale ci propone una visione della respirazione come specchio dell’anima. E in effetti, l’esperienza dell’Energia Vitale che fluisce nei polmoni e irrora i pori della pelle ha a che vedere con i nostri rapporti interpersonali, con i nostri obiettivi di vita e con la nostra identità.
Il modo in cui respiriamo inconsapevolmente influisce quindi su alcuni piccoli-grandi problemi di salute che affrontiamo giorno dopo giorno. A cominciare dal nemico numero 1 al mondo: lo stress. Per comprendere il motivo per il quale siamo spesso invasi da pensieri intrusivi e sensi di colpa ingiustificati, dobbiamo dunque fare un passo indietro e scoprire il significato della parola prana.
Prana è la forza vitale cosmica che è presente in ogni luogo e in ogni momento. Tuttavia, non sempre noi esseri umani siamo in grado di riconoscerla e di gestirla. Quando agiamo contro l’equilibrio del mondo, creiamo istanti di frattura e di rottura. Tuttavia, non cadere nell’errore di credere che il problema sia risolvibile con una sola seduta di Yoga. In realtà, quello che ti consiglio d’intraprendere è un percorso formativo ed educativo capace di risvegliare la tua mente e il tuo cuore, così che tu possa apprendere come gestire le emozioni negative.
In che modo?
Cambiando il tuo atteggiamento, liberandoti delle paure che ti impediscono di spiccare il volo e, ovviamente, praticando la meditazione del Chakra del cuore.
La respirazione e il Pranayama per risvegliare il Chakra del cuore
Gli appassionati di meditazione alle prime armi si cullano spesso nell’illusione di poter raggiungere gradi di coinvolgimento, controllo della mente e miglioramento personale nel giro di una, due sessioni. In realtà, senza una buona capacità di respirazione, tutte le tecniche più complesse lasceranno su di te un’impressione vuota e sbiadita. Nelle pratiche d’Oriente, infatti, la respirazione ha un ruolo di primaria importanza: ogni coppia di respiro-espiro permette di accedere alle correnti energetiche del prana.
Queste ultime entrano dentro di noi e rivitalizzano il Chakra del cuore, eliminando la negatività e favorendo il raggiungimento di uno stato di benessere olistico. La respirazione che attiva il prana prende il nome di disciplina Pranayama e rappresenta il 4° stadio dello Yoga.
L’obiettivo consiste A) nel prenderti cura degli organi interni mediante il potere curativo del soffio vitale e B) nell’influenzare positivamente il sistema nervoso alla base della percezione psicosomatica dello stress.
Le tecniche pratiche per risvegliare il Chakra del cuore
Quelli che seguono sono semplici esercizi di meditazione e di respirazione consapevole che hanno il vantaggio di richiedere soltanto pochi minuti del tuo tempo…
- Con il tuo cuscino per la meditazione, siediti con la schiena dritta e la colonna vertebrale ben distesa. Tieni la pancia leggermente infossata e il capo chinato in direzione del petto – avvicinando il mento al collo. La posizione in questione prende il nome di mula bhanda o lucchetto, dal momento che favorisce lo scorrere del prana fino al Chakra del cuore. Respira lentamente e rilassati fino a quando non riuscirai a eliminare qualsiasi forma di resistenza sia fisica sia mentale.
- Puoi servirti di una playlist di musica strumentale per rilassarti e svuotare la mente dalle mille preoccupazioni. In alternativa, il suono OM pronunciato a voce bassa favorisce la concentrazione. Riproduci il mantra meditativo in fase di espirazione e cerca di prolungarlo il più a lungo possibile.
- La respirazione del prana avviene in quattro fasi: inspirazione, trattenimento del soffio vitale, espirazione e trattenimento dello stato di “vuoto” polmonare. I maestri della saggezza orientale ripetono costantemente ai propri allievi che trattenere il respiro in fase di espirazione è un importantissimo strumento di risveglio per il Chakra del cuore. Quest’ultimo consente di migliorare i rapporti umani che intrattieni con le altre persone della tua cerchia sociale, curare il muscolo cardiaco e aiutare gli altri per aiutare, di riflesso, anche te stesso.
Conclusioni e Riflessioni
Su So di non Sapere ti ho già parlato dell’importanza del karma e della meditazione dei Chakra. A proposito, se non hai ancora dato un’occhiata ai miei contributi, ti suggerisco caldamente di metterli in “coda di lettura” per approcciare la pratica meditativa con le giuste informazioni preliminari. La visualizzazione del Chakra del cuore, il cui colore riflette una tonalità verde acqua, si trova al centro del torace. Di conseguenza, tutta l’energia del prana dovrebbe essere incanalata nella sfera luminosa che aleggia all’altezza del petto.
I benefici di una pratica costante sono tangibili: il Chakra del cuore allena la fantasia, potenzia la creatività e permette di ascoltare la voce del nostro “maestro” interiore – il depositario della saggezza che alberga in noi.
Per dirlo con…
Le parole di William Faulkner: “Mira sempre e tira più alto di quanto tu sappia di poter fare. Non preoccuparti solo di essere migliore dei tuoi contemporanei o predecessori. Cerca di essere migliore di te stesso”.
Se il mio contributo ti è stato utile, iscriviti alla newsletter di So di Non Sapere per entrare a far parte della nostra grande community di self-help.
0 commenti