
Inutile negarlo: le relazioni affettive sono complesse. E quello del non sentirsi amati è un problema comune, soprattutto nei rapporti a lungo termine che mettono a dura prova l’intelligenza fluida dei due partner. Dopo anni di frequentazione, si entra in un circolo vizioso di pensieri intrusivi e negativi: «Non mi sento desiderato/a», «Vengo costantemente trascurato/a», «Non mi sento amato/a e rispettato/a dalla mia dolce metà» e chi più ne ha, più ne metta.
In linea generale, per superare i momenti di crisi è necessario A) comunicare in maniera trasparente e sincera le proprie emozioni e le proprie paure. Definire la situazione ti permetterà di porti le giuste domande! Inoltre, B) ascoltare attivamente la versione dell’interlocutore. Scoprirai, un passo alla volta, che la soluzione al non sentirsi amati non è una sola, ma è data da un mix sapientemente bilanciato di elementi diversi.
Quando il non sentirsi amati è sinonimo di egoismo

Mio caro lettore, per aiutarti a fare chiarezza ho riassunto alcune situazioni-tipo relative al non sentirsi amati in coppia. Prima di arrenderti a un amore finito, valuta con occhio critico quale, tra quelle seguenti, è la problematica reale delle tue emozioni negative.
Opzione 1: credi di non essere amato, ma in realtà riesci ad amare soltanto te stesso. Quello del narcisismo è un ostacolo insormontabile in una qualsiasi relazione di coppia a lungo termine. Un esempio lampante riguarda la «attenzioni a doppio fine» dell’altra metà. Una frase in stile «Non sei mai stanco di dedicarti alle tue passioni/obiettivi? Non ti riposi mai!» potrebbe sembrare, all’apparenza, un gesto d’amore incondizionato.
In realtà, può nascondere il desiderio del partner di volere l’altro soltanto per sé, di controllarlo o di manipolarne il comportamento per far leva sui sensi di colpa. Molto spesso non ce ne rendiamo conto, ma la nostra dolce metà, con il suo sesto senso, comprende a colpo d’occhio qual è il vero motivo di una frase o di una richiesta implicita. Ed è proprio quest’aspetto a indebolire la fiducia della coppia.
Il cambiamento individuale è causa del non sentirsi amati

Opzione numero 2: l’idea ricorrente del non sentirsi amati nasce dal fatto che i due partner – chi dà e chi riceve amore – procedono su due lunghezze d’onda diverse. Il modo in cui comunichiamo i nostri sentimenti più intimi deriva dal nostro carattere, dalle nostre attitudini.
La buona notizia?

Manifestare amore in maniera tale da soddisfare anche il partner è un’arte che può essere imparata. Per citare le parole di Rossana Zamburlin e Gianni Bassi in L’amore si può imparare: “Molti credono che migliorare una relazione richieda uno sforzo sovrumano, e così ci rinunciano. La verità è che le emozioni, i sentimenti, le cognizioni ed i valori necessari per trasformare in meglio una relazione si possono apprendere e non sono difficili come si crede”.
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Ricorda: è importante cambiare in meglio per trovare la propria personalissima formula della felicità, evitando così la spiacevole convinzione del non sentirsi amati.
Il muro silenzioso del non sentirsi amati

Opzione numero 3: in alcuni casi, il sentimento dei due partner viene soffocato da muri. Muri comunicativi, fisici – nel caso di un amore a distanza , – oppure lavorativi e sociali. Tuttavia, gli ostacoli possono essere superati. Insieme.
Non sentirsi amati non è una ragione per rinunciare alla love story che sogni da una vita intera. Parlane con il partner, confrontati con la tua dolce metà e non aver timore di aprirti a lui/lei in maniera onesta. I chiarimenti necessitano di perseveranza e impegno, ma portano risultati straordinari.
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